Intervista a Dario De Micheli, blogger specializzato in blockchain ed esperto di content marketing
Sempre più spesso le aziende implementano all’interno dei propri siti web una sezione “blog” o “news”, in cui pubblicare periodicamente articoli, notizie e approfondimenti relativi all’attività e/o al settore di appartenenza.
Creare un blog aziendale e portarlo avanti con costanza rappresenta sicuramente un impegno non da poco, che nella mole di lavoro quotidiano rischia di finire in fondo alla lista delle priorità. È però fondamentale capire l’importanza di uno strumento come il blog aziendale, sia dal punto di vista puramente comunicativo ma anche e soprattutto lato marketing.
Proprio per l’impegno che richiede e per le competenze necessarie a creare contenuti SEO che siano coerenti, utili e di qualità, sempre più spesso le aziende decidono di esternalizzare questa attività, affidandosi ad agenzie di comunicazione in grado di studiare e sviluppare un piano editoriale dedicato e a SEO copywriter esperti in quel determinato settore.
È il caso ad esempio di Dario De Micheli, blogger specializzato nel settore della blockchain ed esperto di content marketing che ha in carico la gestione del blog di Scaling Parrots.
Per approfondire meglio la tematica, abbiamo fatto due chiacchiere con lui…
Perché è importante avere una sezione Blog costantemente aggiornata sul proprio sito web aziendale?
“Esistono principalmente due ordini di motivi, entrambi di egual rilievo.
Innanzitutto il blog aziendale è uno strumento di awareness, in grado cioè di aumentare la percezione esterna del brand, di comunicarne i valori e, grazie alla pubblicazione di contenuti di valore, di accrescere l’authority dell’azienda all’interno del proprio settore di competenza.
La seconda motivazione è invece più strettamente legata al marketing e alle vendite: strutturando i contenuti in ottica SEO sulla base delle parole chiave del settore e delle ricerche degli utenti, infatti, gli articoli pubblicati sul blog aziendale permettono di attirare un pubblico che sia in target con il business di riferimento e che possa generare conversioni.”
Nell’era degli scroll veloci e della scarsa attenzione, quanto è difficile riuscire a coinvolgere l’utente con un contenuto tendenzialmente lungo come un articolo di un blog?
“Occorre innanzitutto distinguere la tipologia di utente: c’è chi predilige contenuti più rapidi e chi cerca informazioni esaustive su argomenti di suo interesse. In base quindi al formato che si decide di creare, si attirerà un determinato pubblico.
Chiaramente dipende molto dal messaggio da veicolare: vi sono tematiche che per natura richiedono contenuti long-form con un approccio più concreto e pragmatico. È il caso ad esempio del blog di Scaling Parrots, che approfondisce argomenti complessi come blockchain, criptovalute e NFT.
In linea di massima l’utente che si sofferma a leggere tutto il contenuto è qualcuno che è particolarmente legato al brand oppure interessato all’argomento in questione, ma anche un nuovo potenziale cliente. Soddisfando le ricerche e le esigenze dell’utente con contenuti di valore, egli rimarrà più a lungo all’interno del sito e probabilmente sarà invogliato a compiere un’azione successiva, come l’iscrizione alla newsletter o l’inoltro di una richiesta di informazioni. Si genera così un circolo virtuoso in grado di generare conversione.”
Quanto conta il tone of voice nella stesura di un articolo?
“Sicuramente il tone of voice è uno dei principali trademark di un brand: il modo in cui comunichi rappresenta quello che sei.
Per rispondere alla domanda, anche in questo caso dipende qual è l’obiettivo da raggiungere: comunicare oppure attirare nuovo pubblico in target.
Una persona che atterra sull’articolo del blog da una ricerca effettuata su Google, non ha aspettative pregresse rispetto al modo di comunicare di quel brand. In questo caso il contenuto può anche essere freddo e formale, basta che risponda alla ricerca specifica dell’utente. Nel momento in cui, però, la persona inizia ad affiliarsi e a visitare più spesso il sito alla ricerca di informazioni utili, è importante che trovi coerenza e ricorrenza rispetto ai contenuti fruiti in precedenza, a partire proprio dal tone of voice.
Questa è una delle più grandi sfide, in quanto mantenere uno stile che sia coerente e uniforme nel tempo non è cosa facile e rischia di passare in secondo piano rispetto al raggiungimento di obiettivi più concreti e a breve termine.”
La tematica da approfondire viene scelta sulla base delle ricerche e degli interessi del pubblico? Come?
“Esattamente. Il lavoro di ricerca, effettuato con l’aiuto di tool specifici rispetto ai trend e alle keywords, è fondamentale per individuare quali sono le parole chiave più ricercate all’interno di una determinata macrocategoria. In questo modo, con la realizzazione di un contenuto dedicato a quella specifica tematica e contenente le parole chiave individuate, è possibile intercettare gli utenti interessati e soddisfarne le esigenze con informazioni complete ed esaustive.”
Con quale frequenza consiglieresti la pubblicazione di un articolo sul blog perché sia efficace?
“Seguendo un approccio massimalista, la costanza dovrebbe essere settimanale o bisettimanale. La competizione sul web è tanta e generare più contenuti possibili è il modo migliore per catturare traffico in target, posizionarsi sui motori di ricerca e mantenere le aspettative di chi cerca informazioni.
Se invece si vuole adottare un approccio più lento, si consiglia comunque una frequenza mensile, in grado di ottenere risultati ma con tempistiche più lente.”