Una buona strategia è figlia di una buona analisi…dei dati
Ti starai chiedendo perché in un’agenzia di comunicazione si parli di analisi dei dati, un concetto così matematico e statistico. Te lo spieghiamo subito.
Definire la strategia di marketing e di comunicazione è un po’ come pianificare un viaggio. Si può decidere di intraprenderlo in mille modi, con mezzi di trasporto diversi, incontrando persone nuove, deviando il percorso lungo la strada.
L’importante è avere ben chiara la destinazione, studiare il tragitto migliore per raggiungerla, conoscere i possibili ostacoli lungo il percorso per saperli gestire. Insomma, per quanto possibile, partire preparati e coscienti.
Allo stesso modo, analisi e strategia sono concetti strettamente interdipendenti, in quanto, una volta individuato l’obiettivo da raggiungere, occorre capire quale sia il modo più efficace per farlo, tenendo conto di una serie di dati oggettivi.
Un po’ di autocritica.
Innanzitutto la prima analisi da effettuare è quella su se stessi. Un po’ di sana autocritica. Senza barare, s’intende. Punti di forza, punti di debolezza, opportunità e minacce. Si tratta della cosiddetta SWOT analysis (Strenghts, Weaknesses, Opportunities, Threats), un elemento fondante del marketing strategico.
Ma non solo. E’ fondamentale definire obiettivi a breve, medio e lungo termine, i valori dai quali l’azienda non può e non vuole prescindere, non ultimo serve avere ben chiaro il budget a disposizione.
Tutto intorno a te.
Una volta chiara la situazione interna, è fondamentale essere perfettamente sintonizzati su quanto accade sul mercato di riferimento. Chi sono i competitors?
Cosa fanno? Come lo fanno? Che risultati hanno? Sulla base di questo verrà definita una strategia volta a mettere in risalto i tuoi plus rispetto alla concorrenza.
“Dimmi cosa ti piace,
ti dirò chi sei.”
Veniamo al nocciolo della questione, all’obiettivo primario di tutta la strategia di comunicazione: arrivare al target di riferimento. Per farlo occorre conoscere profondamente il nostro pubblico, attraverso una profilazione il più precisa e dettagliata possibile.
Oggi gli strumenti a disposizione sono tantissimi: gli insights derivanti dalle attività sui social media, i dati di Google riferiti al sito web, i risultati delle campagne di email marketing come newsletter e DEM, i Tools che forniscono un’analisi comportamentale riferita alla navigazione dell’utente, i Tools di ottimizzazione SEO.
Questo insieme di dati, accuratamente analizzati e incrociati tra di loro, è un aspetto di fondamentale importanza per la definizione di un piano strategico performante: conoscere il più possibile le persone a cui ci rivolgiamo permette di effettuare scelte ponderate e oculate, senza disperdere tempo e risorse.
Naturalmente le variabili da tenere in considerazione sono moltissime: dati demografici, interessi personali, studi ed esperienze, contesto socio-economico, settore di riferimento, abitudini di consumo, approccio alla tecnologia.
Quanti più dati si avranno a disposizione, tanto la strategia sarà focalizzata sui veri bisogni del pubblico di riferimento.
Non è mai troppo tardi per un cambio di rotta.
Va da sé che l’analisi dei dati è un esercizio continuo, da svolgere e monitorare periodicamente nel corso delle attività di marketing e di comunicazione.
Durante il percorso potrà capitare di doversi ricredere in merito ad alcune scelte iniziali, per via di fattori esterni oppure interni, a causa di mutamenti nelle condizioni aziendali o del mercato.
La costante analisi dei dati permette così di rendersi conto in tempo di eventuali decisioni inadatte o ormai superate, offrendo la possibilità di cambiare strategia in corsa e di valutarne i risultati.